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Archivio 2000-01

Black Album
o: Fratello Dove 6?


(INTRO) "Dove stai andando?" -R. Steiger:Gillespie. "Dove i bianchi non sono ammessi!" -S. Poitier:Virgit. Era la calda notte dell'Ispettore Tibbs... (di N. Jewison, 1967).
Non importa che i leader del movimento no-global stiano cercando di convincere la gente comune a rimanere ancorati ai loro paesi, a difendere i propri privilegi storici. Io sento che la globalizzazione ha il suo corso naturale... Essa è un trend di persone che entrano in un nuovo paese con speranze e paure. Il villaggio globale inizia da ogni quartiere in cui vivi. Nella mia città di 200'000 persone —per stare alla realtà— puoi scoprire che i parchi pubblici sono frequentati da uomini e donne dei paesi della ex Unione Sovietica: sono soliti fare capannello sulle panchine pubbliche... Di domenica mattina puoi sentire i cori religiosi dei neri dai ritrovi degli immigrati africani che mettono il vestito buono... Una nuova macelleria espone l'insegna al neon sia in Italiano che in Arabo e offre carne preparata secondo l'uso islamico... Camminando nel centro cittadino la maggior parte dei ristoranti sono guidati da gestori Asiatici e Nord Africani... McDonald's fast food di stile USA sono piazzati bene in tutti i centri commerciali lungo il grande raccordo... E allora? La globalizzazione non si sta dissolvendo, è già in ogni angolo di ogni città italiana e periferia. E non è una visione ideale del mondo, non una legge o progetto o manovra di qualcuno là in alto. Riguarda la mobilità! Lascia che vada... Ho scoperto che l'Internet migliora come cyber spazio che offre utili risposte alle comunità etniche i cui membri desiderano comunicare facilmente tra loro ovunque stiano vivendo.


SET1 The Black Album.
Questo articolo esplora la comunità afro-americana sulla Rete. Forse il più famoso gruppo etnico del pianeta a causa di sue frequenti rivendicazioni civili, guidate da famosi leader uccisi negli anni '60 contro l'isolamento razziale; fino alle rivolte di L.A. e alla Million Man March negli anni '90...
BLACK IS BLACK è il sottotitolo di questa rivista sui siti web "black". Ispirato da quella cultura della strada che vale più di un'educazione da college, il nero ha sicuramente fatto presa su di un falsificato modo di essere auto-distruttivo del suo carattere. C'è ragione di credere in una nuova generazione di persone in grado di affermarsi ben più in alto nell'ordine gerarchico sociale. Anche nell'uso dell'Internet come strumento personale per comunicare meglio l'un l'altro. Ma anche una comunità senza facili illusioni dell'Internet come un mezzo assoluto di cambiamento sociale. Come.
MARKETER: "Io voglio ricordare i 30 milioni di Afro-Americani negli USA". Una minoranza per numero, una comunità per cultura, un mercato con specifici sogni e bisogni. Proprio un peccato allora se la Rete —come il paradiso— fosse sempre posseduta dalla gente bianca. Il primo portale Afro-Americano, e destinazione di "urban music" online, è partito nel Feb. 2000. V@ www.BET.com
WOMAN: "Quand'ero piccola, volevo essere una star del cinema". Nel mezzo della comunità ci sono molte donne che vogliono avere di più che un lavoro telefonico di sexy line. Meglio che tu sappia che sempre più grandi inserzionisti —es. Evian, Martini, Revlon, Swatch— assumono modelle nere per rappresentare la desiderata bellezza internazionale. "Black" diventa sinonimo di vendibile! Presumo che queste professioniste siano testimoni di successo che le cose stanno cambiando. Tra quelle belle un'attrice come Halle Berry diventa simbolo per i giovani. "A woman's gotta have it", V@ www.hallewood.com
MAN: "Mi scusi, sono nuovo sulla Rete e mi chiedo se potrebbe cortesemente indirizzarmi ad un web dedicato alle persone nere". Ci sono molte differenze rispetto ad altri siti web? Si. Cambia non solo il linguaggio o il design ma la priorità degli argomenti -->puoi entrare per esempio in www.blackplanet.com, che è un must per l'area a predominanza nera. Oltre 2,8 milioni di iscritti (al giugno 2001) conta questo sito che è "a ground-breaking online community for the African diaspora".
READER #1: "La gente nera non trovava niente di cui voleva sapere nei giornali dei bianchi". La frase non era un piagnisteo. Nessuno si vergogna di essere nero oggi. Mi sembra che i neri americani si sentano proprio entusiasti di essere una classe di uomini primi in molte attività dallo sport alla musica. In più ci si aspetta che le persone nere siano più determinate per i loro obiettivi di auto-affermazione e la loro non invidiabile esperienza di vita. Mentre leggi questo album immagina di essere una persona nera e pensa come dovresti fare. "U gotta get up, move up, show up!" V@ www.blacknet.co.uk
COOL CATS: "So fresh, so clean...". Perché la comunità "black" considera l'hip hop come una rivoluzione dell'arte magniloquente associata alle vibrazioni della musica? Energia sessuale e coscienza politica sembrano prevalere su auto compiacenza e auto commiserazione. Qualcosa di questo c'entra con la lingua d'origine. È stato scritto che "African-Americans are the only ethnic minority group to lack a separate language" (Ben Sidran). Questa lingua d'origine viene trovata nella "black music". Un linguaggio fresco e dinamico come il bisogno di tenerla sempre inviolabile e non corruttibile. Un'urgenza di semantica pulita, essenziale. Ascolta qui la "soul music"... V@ www.vibe.com
WHITE MAN: "Stiamo vedendo la bandiera americana abbassata a mezz'asta". Questa volta l'appartenenza etnica viene dopo —anche se un paese virtuale esiste per ogni nero. Non un solo luogo, piuttosto un grande senso d'unione di membri legati alla stessa identità. Un pensiero di forma continentale piuttosto che un paese da dividersi. La Rete aiuta a connettere questa comunità etnica? Molti Afro-Americani dicono "yeah, that might be good"... V@ www.the-hood.com
THE NEXT THING: "Dovresti fare pubblicità". La serie televisiva Radici portò l'angoscia della schiavitù nelle case dei nostri genitori, come il romanzo La Capanna Dello Zio Tom aveva fatto coi nostri antenati. Se la storia è fuori moda, movimentiamo un po' il commercio. Io sono solo un osservatore ma i modi e comportamenti dei neri non hanno attecchito del tutto in Europa —la quale come più vecchio, e più ampio (nello spendere soldi), mercato è capace di assimilare qualsiasi cosa differente per appropriazione economica. Oggi la cultura occidentale è oppressa dalla paura del "melting pot" in paesi come l'Italia molto poco toccati fino ad ora dalla mescolanza di razze. "Why can't we live together?" Intanto la strategia commerciale sta per diventare etnica per molte industrie bianche per tradizione. V@ www.diesel.com
READER #2: "Non capisco che cosa sta cercando di dire. Voi capite cosa sta cercando di dire?".

Come

SET2 - Gli utenti Afro-Americani. La comunità "black" indagata di recente nelle sue abitudini online viene rappresentata in sintesi così:
  • preferiscono visitare i siti web etnici;
  • sono utenti relativamente giovani di Internet e in maggioranza donne;
  • richiedono molti contenuti per i bambini;
  • prediligono l'uso del Web per cercare lavoro o per sviluppare relazioni;
  • credono che gruppi etnici differenti abbiano stessi interessi nell'Internet;
  • accedono alla Rete più spesso al lavoro che a casa.
In accordo con Nielsen/Netratings "six out of the top 10 sites visited by African Americans in August were entertainment media sites. Sites such as BET.com, Aaliyah.com and NBA.com were among the top 10". Gli Afro-Americani sono considerati il segmento a maggior crescita su Web raggiungendo gli 8,2 milioni di utenti quest'anno.
Codice:Smoke
Io non ho mai fumato ma avevo molti compagni che lo facevano! Entra qui in un'altra comunità...

SET3 - Vorrei elogiare:
- "Ethnicity in the electronic age. Looking at the Internet through a multicultural lens", un rapporto prodotto da The Cultural Access Group, www.accesscag.com. Ho riassunto da quella ricerca.
- "One Day When I Was Lost. A Scenario" by James Baldwin. "Frasi" in questa pagina provengono da quel libro.
- Tutti i film del regista Spike Lee, che in modo oltraggioso racconta storie basate sulle nostre qualità e debolezze etniche.

(OUTRO) "Un bianco prima vuole vincere poi fare bella figura. Un nero prima vuole fare bella figura e poi vincere" diceva Woody Harrelson —come Billy— a Wesley Snipes —come Sidney— nel film "Chi Non Salta Bianco È" di Ron Shelton (1992).
PS. For this black album don't call me whitey, nigga! I waz kinda nigga in my mama's belly.
PPS. Words up! 

©2001 Roberto Dondi-DMLRdotORG
GIF animation • k®ea'ti:v • DonRo • donro@dmlr.org
Anteprima per la comunità DMLR {30.Ott.01, ultimi ritocchi {1.Dec.01
Per ogni commento o suggerimento email a dmlrnews@dmlr.org.