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Archivio 2000

Merkatado Esperanto
--o il paradosso 'Eden vs. Babele'--


(INTRO) William Blake, artista multimediale inglese, imparò l'italiano da vecchio. Voleva leggere la 'Divina Commedia' di Dante. Il drammaturgo tedesco Bertolt Brecht da giovane era innamorato del 'Testament', poesia in francese di Françoys Villon. Quattro poeti, quattro lingue. La poesia era un mezzo diretto per comunicare gran parte delle loro esperienze estreme --come l'esilio o l'aldilà. Un linguaggio universale? Non proprio. Però essi furono tradotti in lingue commerciali che aggiunsero più ampia fama.
Rima e ragione! Una specie di Babele era Varsavia quando quattro lingue erano parlate dagli abitanti. Così L.L. Zamenhof decise di creare una lingua artificiale fatta di regole e parole semplici per superare l'ostacolo di molti differenti idiomi. Il risultato è conosciuto come Esperanto [C@ www.esperanto.net]. E 'Merkatado Esperanto' significa marketing speranzoso, un concetto che vorrei adottare per la vendita via l'Internet, simile all'Eden dal momento che il sistema mondiale elettronico è anche una promessa di mercato universale. Ma il marketer internazionale sa che culture e abitudini non possono essere cancellate da un dépliant elettronico né da un sito web monolingue, sia essa inglese o pidgin-english. Il marketing internazionale trascende i confini di un singolo paese per misurare un prodotto, servizio o concetto affermato localmente, da parte di clientela esterna. Tipicamente l'azione del marketing deve creare connessioni con tutte le lingue/culture di cui diventare un buon affare. Io vado a descrivere alcuni metodi per selezionare le lingue per un sito web internazionale, poiché l'ultima barriera è ancora e sempre quella balbettante confusione dalla biblica Torre di Babele!


PARTE PRIMA - Il metodo LIP.
Il processo di Web Marketing presenta le fasi di implementazione tipiche di ogni strategia di marketing diretto. Diretto perché il WWW è più di ogni altro canale di vendita un mezzo interattivo verso il cliente. Il mix di tre azioni basilari come
a--Identificazione del gruppo obiettivo (A CHI parlare);
b--Selezione del modo di comunicare (COME parlare loro);
c--Presentazione dell'offerta (CHE COSA proporre);
influenza il risultato della strategia di marketing. Questo articolo riguarda la prima azione e mezza. La selezione delle lingue rispecchia quanto ampia è --o vorreste che fosse-- l'audience. Più lingue aggiungete e più lungo è il raggio azionato per raggiungere nuovi clienti. Lo schema che riassumo di sotto è utile nel costruire siti web di promozione a livello internazionale. Il Piano Internazionale per Lingue (LIP) elenca tre passaggi per spingere progressivamente in avanti un sito web traducendone i contenuti. Le fasi LIP sono: 1) 'jumper page'; 2) traduzione completa; 3) sito web nazionale. 'Jumper page' è un riassunto del tuo sito tradotto per testare la tua offerta verso nuova(e) audience. Se ottieni una buona risposta prova a migliorare con una traduzione completa. Prima condensa poi espandi --è il metodo LIP! Lo stesso accade quando sali più in alto per un sito web nazionale, che è la versione tradotta completa e completata dal dominio di paese. Una serie di siti nazionali indipendenti creano una strategia globale per un prodotto globale. I criteri di selezione delle lingue ad ogni fase dovrebbero differire in base al prodotto (es. vecchio o nuovo), alla distribuzione (es. Internet come canale unico o aggiuntivo), il sistema di vendita (es. tramite distributori o agenti o marketing diretto). Vediamo come diversi approcci diano risultati diversi per la pianificazione del sito.

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PARTE SECONDA - Standard dei mercati esistenti.
  • Business-to-business. Ho lavorato per tre anni nel mercato delle piastrelle di ceramica. Per i produttori italiani è un mercato internazionale --dal 50 al 75% le vendite derivano dall'export. L'ordine standard delle lingue in cui comunicare è il seguente: Tedesco (De), Inglese (En), Francese (Fr), Spagnolo (Es) oltre all'Italiano (It). Una selezione per cataloghi stampati e online, chiunque sia la società che vende [C@ www.irisceramica.com]. In genere prodotti tecnici speciali --dalle forniture medicali ai macchinari di packaging-- richiedono meno traduzioni dei beni di consumo poiché l'inglese ha assunto un ruolo guida nelle relazioni B-to-B.
  • Consumo. I Baci Perugina recapitano messaggi d'amore incartati intorno ai cioccolatini. L'ultima volta che ne ho mangiato uno, il messaggio interno era tradotto in 5 lingue: It, En, Es, Portoghese (Pt), Greco (Gr). Probabilmente si trattava di una versione limitata per il Sud Europa ed esiste un altro messaggio per consumatori del Nord. Per la categoria alimentare un sito web bi-lingue è già una specie di emancipazione, mentre i marchi più famosi tendono a moltiplicare. Il sito Campari.com fa il meglio con 6 differenti versioni [C@ www.campari.com].
    ...e Musica. Solo l'industria della musica sembra parlare una lingua franca. Una semplice canzone attiene alla sfera emozionale del consumatore. Non essendo in definitiva una 'commodity', la musica si salva dalla dovuta traduzione. In più ogni artista tende a parlare un proprio linguaggio fatto di ritmo, stile e parole --vedi Baduizm di E. Badu. Beh, non traducetela!
  • Globalizzazione. Le maggiori marche di computer e dell'IT vendono lo stesso prodotto per tutto il pianeta. Infatti troviamo di solito le condizioni d'uso e di licenza scritte anche per 20 paesi, solo in Europa. Nessuno escluso o dimenticato! Il sito di Motorola ha circa 15 versioni nazionali. Perché agisce globalmente e il suo prodotto è per tutti i consumatori. [C@ global.motorola.com].
  • Haute de gamme. I prodotti in vendita di gamma alta --moda, gourmandise, architettura-- usano tipicamente cataloghi che combinano a mala pena En/It. C'è un'audience affamata per loro! Raggiungono così un ampio spettro di paesi col minimo sforzo e questa politica risparmia denaro. Un marketing di nicchia finisce per raggiungere globalmente la crème de la crème, a cui importa dell'inglese. Peck.it vende cibi italiani per buongustai e possiede un sito tri-lingue --En, It, Giapponese (Jp) [C@ www.peck.it].
  • Servizi. Nessuno di noi riceve l'elenco del telefono in edizione multi-lingue. Siamo utenti locali. Ma lo stesso servizio online subisce una metamorfosi per essere letto da molti stranieri. Lo standard dovrebbe essere la classica opzione tra En/Fr/De/Es/It [C@ www.paginegialle.it o www.fs-on-line.it]. Considera questo standard a 5 lingue un livello di elevato sviluppo Web. I servizi per il turismo e il settore del governo dell'UE sono i più aperti alle connessioni multi-lingue [C@ www.louvre.fr]. In realtà gli uffici dell'UE online hanno avuto un approccio timido che privilegia oggi appena due lingue, En più Fr o De!


PARTE TERZA - Standard del canale Internet.
L'Internet è l'opportunità per fornitori nazionali per affermare o ampliare un mercato. Un primo passo da muovere, ma non un ambiente di pronto-vendita. Niente di più errato. Come mercato ha le sue caratteristiche e le lingue che prevalgono nel mondo online possono differire molto rispetto ai mercati esistenti. E un Web incentrato sul cliente non può essere altro che un sito ben focalizzato sulle lingue. Consideriamo alcuni criteri per valutare le lingue in cui tradurre il sito web. Seleziona secondo uno di questi approcci:
- il numero degli utenti della Rete che parlano una lingua --e in cui essi vogliono leggere online;
- la penetrazione di Internet per gruppo etnico o popolazione;
- l'elenco tradizionale dei paesi che incidono sul prodotto, mercato, settore in valore export.
Tali criteri sono basati sul buon senso, ma vedrai che possono determinare una selezione profondamente diversa delle lingue. Vediamo come funzionano. Vendi un prodotto esistente --della vecchia economia-- e entri nel canale dell'Internet per ampliare l'audience. La selezione delle lingue è possibile in accordo con le stime circa le modalità in cui la popolazione su Internet accede alla Rete. Questa è la tua gamma di lingue in ordine di importanza --dalla 1a alla 5a come percentuale sulla popolazione totale Internet (accessi in milioni):
  1.  49,6 Inglese (189,6 M)
  2.  7,5 Cinese (28,7 M)
  3.  7,1 Giapponese (27,3 M)
  4.  5,9 Tedesco (23,4 M)
  5.  5,0 Spagnolo (18,9 M)
Fonte dati accesso a Internet: Global Internet Statistics (www.glreach.com/globstats).
Se preferisci un indice basato sulla penetrazione di Internet in ogni gruppo linguistico, allora la priorità cambia così (percentuale di persone online sulla popolazione totale per lingua):
  1.  58,9 Inglese
  2.  44,5 Scandinave / Finlandese
  3.  30,0 Olandese
  4.  23,9 Tedesco
  5.  21,8 Giapponese
Fonte dati accesso a Internet: Global Internet Statistics (www.glreach.com/globstats).
Terzo modo. Al contrario conti su statistiche esistenti del tuo business/prodotto --non importa questa volta la specifica audience Internet-- e ogni lingua diventa piuttosto un paese elencato in una gerarchia tradizionale, per esempio i partner nazionali più importanti per il commercio italiano (percentuale sul totale valore export 199?):
  1.  20,4 Germania (De)
  2.  14,6 Francia (Fr)
  3.  7,0 U.S.A. (En)
  4.  6,6 Regno Unito (En)
  5.  5,1 Spagna (Es)

Fonte dati: ilMondo/Atlas Business.

(OUTRO) I fratelli Marx erano comici di vaudeville e film. Il loro stile di recitazione è sinonimo di non-senso e di guazzabuglio. Sono certo che Groucho --il leader di una schiera di Marx Bros.-- avrebbe salutato un'audience internazionale come la vostra con questa frase: "Nel frattempo, arrivederci, so long, skol, prosit, salud, hasta la vista, à bientôt e ciao ciao. (Ciao ciao, se non lo sai, è un saluto italiano. È anche una razza di cani che ti addenta il sedere senza nessuna ragione al mondo)". Così scriveva in una delle 'Lettere di Groucho', un libro che offre un sacco di osservazioni sulla incombente età del marketing radio e tv. Divertiti!
PS. La parola italiana 'ciao' deriva dal dialetto veneziano 'schiavo (vostro)'. Noi siamo dopo tutto --anche dopo l'Internet-- schiavi della lingua! 

PPS. Articolo tradotto dalla versione in pidgin-English e viceversa. 


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